lunedì 16 maggio 2016

Riflessioni da piccione viaggiatore

Non è ancora periodo di ferie, ma ci stiamo avvicinando e spesso la bella stagione ci porta alle gite fuori porta, ai weekend lunghi, alle visite in città nuove.

Io sono appena tornata da un weekend lungo ad Edimburgo, una città che non conoscevo (nessuno me ne aveva parlato) e di cui mi sono letteralmente innamorata. E' una città stupenda, ben organizzata, pulita e sicura, si gira tranquillamente a piedi e non è nemmeno troppo cara (comparata ad altre città del Regno Unito). E credeteci o no ho pure mangiato benissimo (e non solo schifezze). Siamo andati a visitare degli amici francesi che si sono trasferiti lì da un paio di anni.

Oggi non vorrei scrivere una guida su come organizzare un weekend lungo (ma se vi interessa, magari fatemelo sapere), ma piuttosto condividere qualche riflessione sull'organizzazione che è nata da questo viaggio: qualcuna proprio relativa al viaggiare e qualcuna invece da ciò che ho visto e imparato da questa esperienza.

Fare le valigie in modo intelligente

Alla soglia dei 31 anni posso felicemente dire che ho imparato a fare le valigie, portando via i vestiti giusti e nelle quantità corrette, indipendentemente dalle condizioni meterologiche ed eventuali impresti. Certo è stato un luuungo percorso ricco di errori, ma ho finalmente capito quali sono le cose essenziali per me e che sono realisticamente necessarie per il tipo di viaggio che vado a fare.

Fare le valigie in modo intelligente non si riferisce solo a cosa ci mettiamo dentro la valigia, ma anche a come lo facciamo. Questo determinerà anche la nostra capacità di mantenere ordine nella valigia durante il nostro viaggio. Questo per me è sempre stato un punto debole, anzi vergognosamente debolissimo. Il primo miglioramento c'è stato quando ho acquistato da Ikea queste buste per organizzare la valigia. Co-mo-dis-si-mi! Nel pacco ce ne sono quattro, se vi interessa ve ne posso parlare più nel dettaglio (nella foto ne vedete solo due dei quattro).


Per farvi un esempio durante questo viaggio, la stanza dove ci hanno ospitato i nostri amici era completamente vuota (stavano rinnovando l'appartamento): nessuno ma proprio nessuno piano di appoggio, c'era solo il materasso nel soppalco ma neanche una sedia o un mobiletto dove appoggiare qualcosa. Inoltre, avevano un gatto coccolissimo ma un vero cucciolone giocherellone: lasciare la valigia aperta e le cose in giro poteva essere seriamente pericoloso. Avere una valigia organizzata ha reso possibile aprire e richiudere le valigie più volte, per tirare fuori le cose una alla volta, senza bisogno di tirare fuori (=far cadere) tutto.

Decisamente sono stata orgogliosa di essere riuscita a gestire la cosa bene, considerando i miei passati (anche fin troppo recenti) da "ho aperto la borsa ed è scoppiata una bomba in camera". 


Semplificarsi la vita in aereoporto

Un altro barbatrucco di questo viaggio è stato avere un portadocumenti: con alcuni voli low cost puoi avere un solo bagaglio a mano, che vuol dire che la borsa va messa dentro la valigia. Di solito metto semplicemente la borsa in valigia e mi tengo in mano i documenti di viaggio. Questa volta invece mi ero dotata di un pratico portadocumenti, grande più o meno come un e-reader non lo considerano come borsa. E' stato comodo perchè più semplice da tenere in mano (in fila ma anche poi in aereo), perchè ci ho infilato anche un po' di soldi per prendermi qualcosa da mangiare, perchè ci sta pure il cellulare e uno non deve controllare di non aver dimenticato niente (che io sono paranoica) che è tutto nella stessa busta. E poi partire dalla Svizzera (non EU) per il Regno Unito vuol dire un sacco di controlli alla frontiera in più, ossia un sacco di momenti critici in più per perdere tempo a cercare le cose o rischiare di perderle. Insomma, il portadocumenti ha vinto e diventerà un compagno di viaggio immancabile.


Ogni scambio ci insegna qualcosa

Ogni volta che ci confrontiamo con un paese diverso dal nostro, con delle vite diverse dalle nostre veniamo a contatto con abitudini nuove e questo ci insegna sempre qualcosa. Io poi in questo senso sono molto curiosa e ho sempre voglia di imparare. Voglio condividere con voi alcune riflessioni personali nate soprattutto nello scoprire come si sono organizzati i nostri amici nella loro nuova casa.

Le case nel centro di Edimburgo sono (come è naturale) datate e molto piccole. Certe comodità non ci sono, perchè semplicemente non c'è spazio e devo dire che questo è un grosso motore per la creatività organizzativa. Quello che a me ha stupito è stata la capacità di conciliare spazi piccoli e che devono essere necessariamente sfruttati al massimo, con un enorme gusto per l'arredamento. Anche noi vivevamo prima in un appartamento ben più piccolo di quello che hanno i miei amici, ma mentre io mi sono affannata per riuscire a organizzare gli spazi fino all'ultimo centimetro e trovare uno spazio a tutto (con delle soluzioni ad altissimo tasso organizzativo ma non sempre belle), loro hanno optato per una maggiore semplicità e un notevole stile. Certo si sono privati di tante cose che io ho sempre considerato importanti da avere in casa, ma mi chiedo se sono davvero necessarie. Loro hanno trovato delle soluzioni creative non per avere più spazio (armadi/mensole o mobili) ma per cambiare abitudini e sostituire certi oggetti in modo da non averne più bisogno.

Vi faccio un paio di esempi: 
- niente televisore vuol dire non avere bisogno di un mobile per la televisione, organizzare il salotto in maniera diversa. Vogliono guardare un film? Usano un proiettore collegato al computer e utilizzano una parete come televisore. Una sera abbiamo guardato un film e devo dire non ho mica rimpianto il televisore perchè la qualità era buona.

- niente lettiera del gatto: diciamocelo avere un gatto vuol dire anche dovergli dedicare dello spazio per la lettiera, il sacco della lettiera, etc. E loro che hanno fatto? Invece dello spazio hanno deciso di dedicare del tempo a questo micione bellissimo e sono mesi che ci stanno dietro ma adesso questo gatto fa i suoi bisogni nel wc. Sì avete sentito bene: nel wc!! L'ho visto con i miei occhi, una cosa incredibile.
- niente stendibiancheria, ma dei fili appesi in corridoio. Bruttino? Beh i loro soffitti sono talmente alti che non te ne accorgi neanche a meno che proprio non guardi in sù. Appendono i vestiti sulle grucce, che riescono ad appendere e a far scendere usando un bastone. Se l'alternativa è uno stendibiancheria che ingombra da aperto, ma anche da chiuso...perchè no?

- hanno una cucina grande poco più di un metro quadrato, ci sta solo dentro una persona. Spazi molto organizzati, pochi strumenti (ma buoni) e un approccio alla cucina ben diverso dal mio. Hanno un frigorifero che sembra quello di una camera di albergo: ci tengono solo pochissime cose di base. Ad ogni pasto decidono cosa vogliono cucinare, acquistano gli ingredienti nella giusta quantità nel negozio sotto casa (certo è aperto fino a tardi la sera e questo è ciò che rende possibile la loro strategia). Niente sprechi, niente scorte. Io minimo, minimo avrei messo un armadio in un'altra stanza per ampliare lo spazio dispensa, ma loro no perchè sono chiaramente felici così. Non sto dicendo che sia sbagliato, anzi. Per come sono io, che amo tantissimo cucinare e sono sempre vissuta con una dispensa ben pasciuta, è solo difficile immaginare un modo diverso di organizzarsi. Non ci ho mai nemmeno provato ad avere un approccio diverso, soprattutto perchè avendo dello spazio a disposizione non vedo perchè non sfruttarlo. Però devo dire che vedere la loro buona organizzazione ma così diversa dalla mia, mi ha ispirato tantissimo. 
Insomma avrete capito che sono rimasta molto colpita da questa casa. Chapeau ai miei amici, che al di là della creatività organizzativa hanno un notevole stile nell'arredamento. C'è sempre da imparare e viaggiare è una meravigliosa occasione per esporci a nuove idee e ispirazioni.

Spero che queste riflessioni siano state interessati per voi e se volete sapere di più su come organizzare i viaggi o altro, lasciate un commento :)

Buon viaggio a tutti!

2 commenti:

  1. Grazie per queste utilissime informazioni. Mi piacerebbe che tu raccontassi qualcosa riguardo al tuo metodo di preparare le valige. Grazie per gli interessanti articoli

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    1. grazie a te del commento :) allora dai cerchero' di scrivere un po' di più sull'organizzazione dei viaggi :)

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