lunedì 7 maggio 2018

3 motivi per cui non riesco a fare il bullet journal


Se non sai cos'è un bullet journal, puoi partire da qui.

Nota importante: in questo post parlo di bullet journal inteso come agenda personale, per intenderci il calendario dove segnare appuntamenti e altri appunti. Se usato per altri scopi, come ad esempio per l'organizzazione del blog, lo trovo semplicemente perfetto. Nell'ultimo mese lo ho anche introdotto al lavoro, per avere la lista delle cose da fare su un foglio che poi non viene buttato. Però è ridotto davvero all'osso, come dicevo in questo post parlo del bullet journal come agenda personale, nel senso più comune di utilizzo.

Qualche giorno fa vi parlavo di come io ami il bullet journal come concetto (qui puoi leggere del mio bullet journal funzionale). E' l'agenda perfetta, dato che perfettamente adattabile alle proprie esigenze. Eppure ne ho iniziati un paio, ma ho smesso di usarli nel giro di pochissimo tempo. 

Se è l'agenda perfetta perchè non riesco ad usarla?

1. Troppa libertà mi blocca

E' l'agenda perfetta perchè totalmente libera e quindi adattabile alle proprie esigenze. Ma davanti alle pagine vuote sono un po' bloccata. Un conto è dire faccio delle liste, quelle riesco a farle nel bullet journal. Quando però si tratta di fare i layout del calendario, che sia settimanale, mensile o giornaliero... sono un po' in difficoltà. Online si trovano centinaia di esempi, basta copiare è vero. Ma io sono una pippa a scrivere e disegnare, faccio pasticci con le date... Immancabilmente se lascio due righe per la giornata me ne servono tre e se ne lascio tre non ne uso neanche una. E' vero è la mia agenda, quindi anche un po' chi se ne frega, però ecco è tutto un po' frustrante.

Soluzione: io credo che questo timore si risolverebbe se facessi molta pratica. Sono sicura che se riuscissi a portare avanti un bullet journal per mesi e mesi, non avrei più questo blocco mentale. Inoltre mi farei la mano su quanto spazio dedicare ai giorni, in base al tipo di giornata che si prospetta.
Ma c'è un ma: Il problema è che non riesco mai ad andare avanti così tanto, per colpa dei punti successivi. E certo anche perchè sono una pippa a scrivere e disegnare...quindi il mio bullet journal è proprio brutto.

2. Non riesco a segnare gli appuntamenti futuri

Dato che l'agenda non è completa, se devo segnare un appuntamento fra sei mesi, dove lo segno?
Soluzione: Esistono diversi metodi, come il future log o il calendex. Si tratta di creare una pagina dove poter segnare questi appuntamenti. Può essere una semplice pagina di questi appunti o meglio si può creare un calendario dove segnare gli eventi, direttamente o come riferimento alla pagina del quaderno dove è segnato l'evento.

Ma c'è un ma: non dico che questi metodi non funzionano. Però bisogna ricordarsi di controllare queste pagine del future log. Ancora una volta è questione di abitudine. Nel momento in cui creo la visione mensile/settimanale dovrei andare a controllare su questo calendario se c'è qualcosa di previsto. Ma se per caso salto di fare la visione mensile o settimanale? E se mi dimentico di guardare il calendario mentre la preparo? Ci vuole disciplina o rischio di saltare l'appuntamento.
Se avessi avuto un'agenda "classica" l'avrei direttamente segnata sulla pagina e quando arrivava quel giorno l'avrei visto.

3. Creo le pagine e poi non le uso

Questa sono proprio io. Perdo tempo a creare i tracker mensili, le liste per questo e quello... e poi mi dimentico di loro.  Finisce che non li uso. Questo per me è il principale problema del bullet journal. Il fatto di avere un po' di informazioni qui, un po' di informazioni là...non mi aiuta per niente. Io ho bisogno di vedere tutto nella stessa pagina, perchè io riesca a sfruttare tutte le informazioni. Se devo cominciare a fare avanti e indietro...mi perdo.


Soluzione: credo che l'unica soluzione sia la pratica. E se vediamo che continuiamo a non usarli semplicemente vuol dire che non ne abbiamo davvero bisogno. A volte ho l'impressione che vogliamo segnare troppe cose...solo per il gusto di segnarle e non perchè ce ne sia veramente la necessità. 
Ma c'è un ma: il mio discorso va ben al di là dei tracker, che uno può risolvere per esempio utilizzando tracker di soli 7 giorni da inserire nella visione settimanale, per averli sott'occhio. Vi faccio l'esempio della lista dei film o dei libri: queste le ho iniziate più volte nelle mie diverse agende. Qui non parlo di bullet journal, ma della mia vecchia agenda ad anelli che ho usato per anni (quindi con moooolta pratica). Ma l'esito era lo stesso: all'inizio mi ricordo di girare le pagine per aggiornare la lista...e poi rimane sempre tristemente abbandonata.

Conclusione

Amo il concetto di bullet journal, ma credo fermamente che sia più adatta a chi ha tempo da dedicare all'agenda. Credo che se l'avessi scoperto negli anni dell'università avrei fatto faville.
Ci vuole infatti tempo per crearlo, tempo per abituarsi al suo utilizzo. Un grande investimento di tempo che io non riesco mai ad azzardare fino in fondo.

Mettiamo che però ci riuscissi, mi si pone un nuovo dilemma: una volta che ho finito il quaderno, che me ne faccio di certi tipi di liste (che magari coprono un lasso di tempo maggiore di quello del quaderno)? Vanno ricopiate sul quaderno nuovo. Oppure si può fare un "master bullet journal" cioè un quaderno a parte dove tenere solo questo tipo di liste.

Allora io mi dico...evviva la mia agenda ad anelli dove posso infilare nuove pagine o spostarle senza tante difficoltà. Infatti questa agenda è quella che sto usando da più anni (ne parlo in questo post, anche se alcuni contenuti sono cambiati nel tempo). A volte ci aggiungo il refill annuale, a volte no. Ma è sempre su questa agenda che torno se ho bisogno di un certo tipo di informazione.

Buona pianificazione a tutti!

4 commenti:

  1. Anche io ho provato un paio di volte e non mi sono trovata particolarmente bene. Adesso sono tornata alla mia vecchia "agenda": è una sovracoperta di una vecchia agenda con dentro un quaderno, man mano stampo quello che mi serve (planner settimanale, mensili, vari..) e li attacco alle pagine del quaderno con le attaches, in modo da poterle eliminare quando non mi servono più o spostare dove mi fanno più comodo. Forse quando l'avrò usata abbastanza da capire bene cosa mi serve la sistemerò meglio, ma non fa per me perdere tanto tempo con la preparazione e la decorazione di pagine che poi magari non uso e ho zero disciplina :D

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    1. l'importante è trovare il metodo che ti aiuta nell'organizzazione, è una cosa molto personale :)

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  2. Credo che se leggessi il libro dell'inventore del metodo, cambieresti idea.
    Il metodo nasce proprio per ottimizzare il tempo e l'organizzazione. Non è affatto per chi ha tempo da dedicare all'agenda, anzi è l'esatto contrario.
    Io ho iniziato davvero ad usare il BuJo e ad apprezzarlo dopo aver letto il libro

    Ciao

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    1. ciao Monica,
      non ho letto il libro, ma avevo letto molto il blog originale. Infatti il modo in cui io ho provato a fare bullet journal inizialmente era proprio quello di Carroll, non aveva niente a che vedere con le "mode" che sono venute poi. Però non mi ci sono trovata molto, come dicevo troppa libertà mi blocca e negli anni mi sono resa conto che anche l'occhio vuole la sua parte. Ho bisogno di qualcosa di un po' più carino per usare l'agenda con piacere.
      Comunque con il 2019 riprendo in mano proprio il bujo perchè ho bisogno di uno strumento più flessibile di un'agenda,vediamo come va :) (a breve nuovi post a riguardo)

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